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Ti Diamo Voce

Publi Città lancia la campagna “Ti Diamo Voce”, ponendo le attività commerciali al centro del proprio operato.

“Le piccole e medie imprese italiane sono il tessuto intrinseco della nostra società, il suo cuore pulsante” - spiega Alberto Pravettoni, CEO dell'Azienda nervianese. “La pandemia che ci ha investiti, il lockdown e la conseguente desertificazione delle Città ha messo a dura prova l'economia nazionale, impattando enormemente sulle singole attività locali che, ora, con forza, determinazione e gran dose d'impegno, hanno dovuto mostrare la propria resilienza e capacità di adattamento ai cambiamenti, alle modalità d'interazione sociale e alle normative che hanno soggiaciuto la riapertura e hanno dovuto riorganizzarsi con soluzioni nuove, atte a garantire il distanziamento tra individui e la sanificazione puntuale e costante dei locali, a favore della salute pubblica”.

In questo scenario socio-economico, tutto da rifare, da ricostruire e reinventare, questa generazione di italiani, forse per la prima volta, si è stretta in un unico abbraccio immaginario, ha parlato con una sola voce, ha pazientato, protetto, cantato, continuato a sorridere, pur con la metà del viso nascosta dietro la mascherina. Ha imparato ad usare lo sguardo e a portarlo più avanti, con fierezza e lungimiranza, dimostrando tanto l’amore per il proprio Paese quanto la cura per il genere umano, quell’istinto di conservazione insito nell’animo individuale e di materna protezione per ciò che è nostro, per le nostre radici, intrecciate nel sottosuolo della Società.Alcune attività hanno subìto questa crisi, più di altre. Parliamo dei piccoli imprenditori, delle piccole e medie attività commerciali, che fondano la loro economia sul contatto interpersonale, sulla minuziosa manifattura di nicchia o sullo shopping di prossimità, sui caffè del mattino, sulla ristorazione, sulle cure estetiche, sul turismo, etc...
Insieme a loro, la pubblicità su strada ha subito lei stessa il proprio personale lockdown. Continuava ad ergersi nei luoghi un tempo maggiormente frequentati, quasi a voler gridare a gran voce la propria funzione, la natura per cui era nata. Ma era un urlo muto, senza spettatore alcuno, la pubblicità aveva perso il proprio senso. La ripresa della società e delle attività economiche ha permesso di restituirle l’ originaria funzione. Quella di attrarre il pubblico, di mostrare a clienti e potenziali il proprio lavoro e i propri valori.
E’ con orgoglio che Publi Città realizza la campagna “Ti diamo voce”, riconoscendo che dietro ad ogni attività commerciale esiste un mondo fatto di passioni, impegni e sacrifici, rese ancor più forti ora, che la pandemia ha “lockdownato” le nostre sicurezze.

“Gli spazi pubblicitari di Publi Città sono pronti oggi ad ospitare i messaggi e i valori dei clienti che finalmente hanno potuto ripartire, adoperandosi per riscoprire una nuova normalità, con fiducia, consapevoli che non sono soli in questa rinascita, Publi Città è con loro. La loro ripresa può iniziare con noi, da qui” - Aggiunge il manager del Team. “La campagna TI DIAMO VOCE, realizzata in molti comuni Italiani, intende mostrare la nostra vicinanza a tutte quelle piccole e medie attività che la pandemia ha posto maggiormente in ginocchio a causa della lunga chiusura. Sono pronti a riparte e lo siamo anche noi. Investire nella pubblicità su strada significa voler ricostruire il tessuto socio-economico nazionale partendo dall’orgoglio per il proprio operato, per le proprie capacità e sentendo il desiderio di raccontarlo a tutti, non solo per un bisogno meramente economico ma anche personale. Siamo stati colpiti al fianco da un nemico ancor più letale per la sua effimeratezza ma abbiamo saputo rialzarci e l’abbiamo fatto con fiducia, rispetto delle regole, con forza e impegno. Nel vero spirito italiano”.

E allora ecco Marisa, 52 anni, che ha riaperto il proprio negozio di parrucchiera. Sorride e non ha la mascherina. Non per mancato rispetto della normativa, ma Publi Città ha deciso di non farla indossare ai proprio attori perchè lo “scoprirsi” palesi chiaramente un ulteriore segnale di fiducia, di lungimiranza, di certezza che, da qui a breve, la situazione sanitaria sarà definitivamente risolta e si ritorni del tutto alla vita normale.

Ecco Simone, 36 anni, che dietro ad ogni ordinazione ricorda un nome e le abitudini dell’individuo che ogni mattina sorseggia il caffè con lentezza o lo trangugia velocemente per correre di corsa al lavoro.  

Ecco Italo e Luca, imprenditori della panificazione, padre e figlio, due generazioni a confronto. Per loro il pane non è solo un alimento ma un lavoro svolto con la soddisfazione della tradizione familiare. E’ la loro vita, il loro progetto.

Ecco Giulio, 40 anni, chef e ristoratore, che ha trovato nella passione per la cucina la propria carriera..

Queste ed altre persone nella campagna multisoggetto di Publi Citta, persone che hanno nome, cognome ed una storia, che momentaneamente si è interrotta a causa della pandemia ma che è nostra assoluta intenzione portare alla luce per dar loro valore. Per dar loro voce.

 Campagna realizzata in collaborazione con il nostro Partner Netweek Spa, redazione giornalistica che condivide con Publi Città la sponsorizzazione delle piccole e medie imprese, realtà contenute ma da supportare, in un mondo che ormai si è evoluto sempre più verso la grande distribuzione. Con le sue testate giornalistiche locali ed edizioni on line, conferisce lustro al territorio mediante l’appoggio alle imprese autoctone.

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